#Vangelo Venerdì

Per la durezza del vostro cuore



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,1-12

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO


Verità e vicinanza

“L’uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito”.

La pagina del Vangelo di oggi è di una chiarezza talmente tanto estrema da rischiare di far sentire alcuni che vivono situazioni di irregolarità matrimoniali, discriminati. Ma Gesù non dice ad alta voce una verità per discriminare qualcuno, ma esattamente per il suo contrario. Come potrebbe infatti qualcuno dire di amarti se poi non ti dicesse la verità? Fatta questa premessa dobbiamo però stare attenti a semplificare eccessivamente la vita delle persone senza tener conto di tutto ciò che può accadere in essa.

Quello che Gesù vuole salvare è il principio della fedeltà, della definitività, del valore del legame matrimoniale, che non può essere barattato con i capricci, gli egoismi, l’opportunismo di circostanza così fomentato da una società liquida e individualista come la nostra. Ma poi c’è a volte tanto dolore, la mancanza di consapevolezza di una scelta, circostanze inimmaginabili che cambiano le carte in tavola. Ecco allora che la fede non è lì solo per dirti bianco o nero, ma per aiutarti e accompagnarti lì dove sei, e nella situazione specifica che stai vivendo. 

È una verità che delle volte a noi sfugge: Gesù proclama sempre principi chiari, ma si fa carico di tutta la gente, specie di chi fa più fatica anche a vivere quei principi. Non si può pensare che la Chiesa diventi più accogliente smettendo di proclamare con chiarezza ciò che crede, ma impegnandosi a farsi vicina a tutti, anche a chi fa più fatica, come faceva Gesù. Una Chiesa solo di principi, non è la Chiesa di Cristo. Ma anche una Chiesa senza principi non è la Chiesa di Cristo.

Leggere più il Vangelo potrebbe aiutarci a capire come Gesù sapeva tenere insieme queste due esigenze: la Verità e la vicinanza.    

Fonte: nellaparola.it



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