Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo

Vegliate in ogni momento pregando

27 novembre 2021

SABATO DELLA XXXIV SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)

Dio ti benedica !


Beata Vergine della Medaglia Miracolosa

La Madonna apparve a Santa Caterina Labourè a Parigi nel 1830 suggerendole di far coniare una moneta che avrebbe dato grandi grazie ai suoi portatori..

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Apparizione



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.

Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».


PAROLE DEL SANTO PADRE

La storia della Chiesa è ricca di esempi di persone che hanno sostenuto tribolazioni e sofferenze terribili con serenità, perché avevano la consapevolezza di essere saldamente nelle mani di Dio. Egli è un Padre fedele, è un Padre premuroso, che non abbandona i suoi figli.

Dio non ci abbandona mai!

Questa certezza dobbiamo averla nel cuore: Dio non ci abbandona mai!  Rimanere saldi nel Signore, in questa certezza che Egli non ci abbandona, camminare nella speranza, lavorare per costruire un mondo migliore, nonostante le difficoltà e gli avvenimenti tristi che segnano l’esistenza personale e collettiva, è ciò che veramente conta; è quanto la comunità cristiana è chiamata a fare per andare incontro al “giorno del Signore”.

Ma tutto quello che succede è conservato in Lui; la nostra vita non si può perdere perché è nelle sue mani. Preghiamo la Vergine Maria, perché ci aiuti, attraverso le vicende liete e tristi di questo mondo, a mantenere salda la speranza dell’eternità e del Regno di Dio. Preghiamo la Vergine Maria, perché ci aiuti a capire in profondità questa verità: Dio mai abbandona i suoi figli! (Angelus, 13 novembre 2016)

Fonte: vaticannews.va


COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Vigilanza

 “State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra”.

Il livello di ansia che suscita questo Vangelo supera i limiti consentiti, ma solo perché quando pensiamo alla parola fine ci viene subito in mente la morte. E se invece la parola fine fosse legata non semplicemente alla morte o alla fine del mondo, ma alla fine di qualcosa che stiamo vivendo? Se riformulassimo questo Vangelo in una maniera diversa potremmo dire: attento a non appesantirti il cuore o a vivere superficialmente perché quando meno te l’aspetti ti ritrovi un matrimonio finito e dei figli che ti odiano. Cosa sta dicendo di così terrificante un Vangelo così?

Sta dicendo solo la nuda e cruda verità. Certe volte la vita ci riserva dei ceffoni che arrivano all’improvviso ma solo come conseguenza di una vita vissuta in strafottenza. Se è vero per un matrimonio, o un’amicizia, ciò è vero anche nel nostro rapporto con Dio e nel nostro rapporto con la fine di tutta la storia. Se hai vigilato nel vivere una vita piena allora non avere paura della tua fine, perché non ti sorprenderà, semplicemente accadrà, non come distruzione, ma come compimento, perché il Signore ci ha insegnato che la fine di qualcosa è sempre mescolata con un inizio nuovo. Per un cristiano la fine non è mai semplicemente fine.

Ma la fine invece diventa un argomento serio quando i cambiamenti ci trovano impreparati. La vigilanza a cui ci richiama il Vangelo non è vivere sulla difensiva come se dovesse accaderci sempre qualcosa di brutto. Ma la vigilanza è: non perdersi un solo frammento di vita perché prezioso, unico, irripetibile. E la sua unicità, la sua irripetibilità è data dal fatto che potrebbe essere l’ultimo. Ma è la memoria della vita eterna che dà valore a ciò che finisce. 

Andiamo incontro alla fine perché sappiamo esserci una vita, non il nulla.

Fonte: nellaparola.it


” Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo ”

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