Mt 23,1-12

Uno solo è il Padre vostro

SABATO DELLA XX SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

2° Giorno della Novena in preparazione della solennità di Sant’ Agostino

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».


PAROLE DEL SANTO PADRE

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COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

Testimonianza

“Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno”.

Dobbiamo lasciarci evangelizzare da questa dura parola di Gesù che da una parte salva la verità delle cose giuste che una persona può dire ma evidenzia anche la contraddizione di vivere all’opposto di ciò che si dice. Tutti sappiamo che si è più disposti ad ascoltare chi dà l’esempio e non solo chi ha chiara la teoria. La testimonianza infatti rimane la forma più alta di credibilità e insegnamento che si può dare agli altri. 

Anche in mezzo a noi può però accadere che alle logiche della testimonianza si facciano spazio le logiche dell’apparenza che diventano quasi sempre carrierismo e paternalismo. È triste quando nella Chiesa prevale la logica dei primi posti, e peggio ancora quando le logiche di potere vengono ammantate da giustificazioni spiritualizzanti in cui con la scusa del Vangelo si consumano veri e propri abusi.

Troppe comunità, movimenti, associazioni o esperienze ecclesiali sono ferite da questo tipo di rischio. Un carisma non ci dà autorità per sostituirci alla libertà delle persone e alla loro dignità. In questo senso è bene sempre ricordare che Dio è uno solo, e che Lui solo è Maestro di Verità, e Padre che ci dona la vita. Gli altri farebbero bene a tornare con umiltà nei ranghi dei fratelli e delle sorelle.

Fonte: nellaparola.it

” Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato “

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