Mt 22,34-40

Il grande e primo comandamento

VENERDÌ DELLA XX SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

1° Giorno della Novena in preparazione della solennità di Sant’ Agostino

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 22,34-40

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».

Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


PAROLE DEL SANTO PADRE

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COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

Amore a Dio e al prossimo

“Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”.

Inizia così il Vangelo di oggi, con una domanda che per un pio israelita non è una domanda banale dovendo rispettare più di seicento comandamenti e prescrizioni. Sembra che vogliano da Gesù una sintesi convincente e lui la fornisce con la sua solita genialità:

“Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»”.

Gesù ha racchiuso tutta la questione religiosa nella riconciliazione dell’amore a Dio e al prossimo. Non due amori contrapposti, ma due amori l’uno dentro l’altro. Un Dio senza il prossimo è un dio inventato, e un prossimo senza Dio è solo un disperato che resta tale. In questo senso anche noi possiamo capire a che punto è la nostra fede guardando la qualità del bene che vogliamo alla gente che abbiamo accanto. E possiamo capire quanto bene vogliamo alle persone dal tempo che investiamo nella nostra relazione profonda con Dio che prende il nome di preghiera. Infatti chi prega non fa essenzialmente un favore a se stesso ma agli altri, perché la preghiera ci fa talmente tanto bene che chi ci incontra gode della luce che ci abita.

Fonte: nellaparola.it

” Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti “

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