La grazia e la verità
02 gennaio 2022
DOMENICA DELLA II SETTIMANA DI NATALE
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno
Paolo VI con la riforma del calendario decise di ricordare Basilio e Gregorio insieme per la loro grande amicizia. Santi nel cielo e amici sulla terra, entrambi proclamati dottori della Chiesa nel 1568..
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Vescovi e dottori della Chiesa
II domenica dopo Natale – Anno C – Commento al Vangelo di don Fabio Rosini
VANGELO DEL GIORNO
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
PAROLE DEL SANTO PADRE
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
La vera profezia è indicare l’essenziale. E si ha sempre bisogno di qualcuno che ci indichi costantemente ciò che conta. La vita ci porta quasi sempre a perdere di vista l’essenziale, a correre dietro le cose urgenti che poi sono quasi sempre futili. La profezia vera non ci dice cose nuove, ma cose vere nascoste al fondo di quelle che ci sembrano essere sempre le stesse cose.
Ci si può annoiare pensando alla nostra routine. Delle volte ci stanchiamo di quelle persone che sono così familiari da non vederle nemmeno più a causa dell’abitudine. La nostra vita è come un quadro famoso che però guardato a lungo non suscita più nessun stupore o meraviglia. La vera profezia è sapersi accorgere della novità che è sempre nascosta nello stesso.
Gesù non è qualcosa fuori dalla nostra vita. Gesù è qualcosa nascosto al centro di questa nostra vita che pare essere così scontata, così conosciuta, così poco appagante. È la sensazione che si prova quando innamorandosi di qualcuno, ci sembra che tutto sia nuovo e bello, quando invece è sempre tutto uguale. Ciò che è cambiato è il nostro sguardo.
L’amore lo ha reso in grado di guardare la vita che non riuscivamo più a vedere. Giovanni sa guardare la vita che non riusciamo più a vedere, per questo è profeta:
“E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.
Fonte: telegram