Tante sono le parole che dall’inizio di questa pandemia, sono state pronunciate, a volte come conseguenza della paura, altre per cercare di dare una risposta a questo male che ha colpito ogni genere di persona senza alcuna distinzione…forse, anche se qualche voce fuori dal coro si è levata, non ci si è convinti fino in fondo, che siamo nelle mani di Dio. Proprio come nel Vangelo di oggi chiediamo: “Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”;
dimenticando troppo facilmente che il segno più grande, Dio lo ha già manifestato in Gesù Cristo, è Lui il pane “disceso” dal cielo….Dio si è abbassato fino alla nostra miseria per salvarci, si proprio per noi, per te, per me… Proprio a tal punto ci ama…
Sempre corriamo il rischio di non capire cosa il Signore voglia dirci attraverso la Parola, che si fa “Carne” quanto più siamo docili all’azione dello Spirito Santo, e questa è una Grazia che dovremmo chiedere continuamente…anche e soprattutto, quando facciamo fatica a comprendere o vedere l’opera di Dio.
Ringrazio una cara amica che mi ha fatto riflettere ponendomi un interrogativo…in sostanza, come minimamente potevo pensare di aver fatto qualcosa,(per Gesù) senza poter uscire?
In effetti è vero, se penso a tutti i fratelli che stanno dando la vita in questo momento per altri fratelli e sorelle nel bisogno mi sento veramente indegno del sigillo battesimale che mi è stato donato. Nonostante questo, credo che sia proprio questo l’incontro giornaliero che posso fare con il Signore…spesso si cerca lo straordinario, una missione in cui sentirsi parte attiva della comunità. Ma l’altra domanda che ognuno dovrebbe porsi è:
è questo il progetto che ha Dio per me oppure è una mia proiezione? Bellissima per carità, le intenzioni sembrano essere le migliori…ma porta Gesù o porta il mio ego? Allora ripenso a Gesù, che non perdeva attimo per ” ritirarsi” solo in disparte per pregare. Il Vangelo è pieno di questi momenti, prima e dopo ogni missione.
Allora mi domando, se Gesù aveva bisogno di pregare, pur non avendo mai momenti di riposo, io in questo tempo in cui sono “costretto” a stare in casa, come rispondo? Prego per entrare in comunione con Dio, confidando completamente nella sua Volontà? Lo glorifico accettando quanto mi è possibile vivere in questo momento?
Immagino quanti potrebbero obiettare su questo, ed è lecito…. ma il mio intento, è quello di concentrare l’attenzione su Gesù.
È Lui che sta passando in questo momento ed è con noi e prega con noi. Quanto può essere importante la nostra preghiera in questo momento….
Mi viene in aiuto S. Teresina del Bambino Gesù…
In data 14 dicembre 1927 la Congregazione dei Riti pubblicava il decreto col quale, per decisione di Pio XI, si dichiarava “S. Teresina patrona speciale dei missionari, uomini e donne, esistenti nel mondo”. Le si conferiva questo titolo “come era stato conferito a S. Francesco Saverio, con tutti i diritti e i privilegi che questo titolo comporta. Questi diritti e privilegi riguardavano il culto liturgico…
Se il missionario non è un contemplativo non può annunciare Cristo in modo credibile”.
Inoltre da quanto Giovanni Paolo II aggiunge al riguardo, i contenuti e i modi della evangelizzazione si possono sintetizzare come segue: 1) la semplice presenza e testimonianza della vita cristiana; 2) la promozione umana; 3) la liturgia e la preghiera; 4) il dialogo interreligioso; 5) l’annuncio esplicito del vangelo e del catechismo.
Con questa coscienza Teresina fu missionaria già nella vita presente. La sua nomina a Patrona, che la collocava sullo stesso livello di S. Francesco Saverio, non avvenne per una coincidenza ecclesiale, frequente nella storia, di esprimere meglio una realtà, un principio, una situazione facendo leva sul confronto tra due realtà, come la voce e l’eco. Abbiamo l’esempio di S. Pietro e di S. Paolo: il primo incarna l’autorità nella Chiesa, mentre l’apostolo dei gentili manifesta la sua dimensione carismatica. ( Fonte :https://www.santateresaverona.it/santa-teresina-patrona-delle-missioni/)
Non ho risposte, se non la certezza che Cristo ha portato a compimento l’ opera del Padre, morendo sulla Croce e resuscitando, vincendo una volta per tutte, la morte….
Coraggio fratelli e sorelle in Cristo, diamoci da fare per il cibo che dura per la vita eterna!!!
Chiediamo a Maria che renda il nostro cuore docile allo Spirito Santo…
Preghiamo il Padre che si compia la Sua Volontà!!!