Oggi, (4 Ottobre) a conclusione della supplica alla Madonna di Pompei, uscendo sul balcone di casa, non ho potuto fare a meno di osservare il fenomeno atmosferico che sovrastava il cielo.

Si tratta di un raro fenomeno ottico, anche se ultimamente si vede con più frequenza…

Il suggestivo arcobaleno circolare si forma intorno al Sole per effetto della rifrazione della luce generata dalle nubi alte e stratificate, i cosiddetti cirriformi, nubi che viaggiano nella zona della troposfera, la regione dell’atmosfera che dal suolo si estende fino a 10-15 km, oltre i 6000 metri di quota e sono composte da cristalli di ghiaccio molto piccoli, praticamente trasparenti.

Proprio questi minuscoli cristalli fungono da lente e l’alone che si crea forma una specie di arco o anche un cerchio completo intorno alla luce con bande colorate che ricordano molto da vicino quelle dell’arcobaleno. I cristalli di ghiaccio dei cirri, che sono composti da minuscole strutture esagonali, danno alla luce un angolo di rifrazione di 22 gradi: da qui il nome che viene associato al fenomeno ottico. ( fonte ilmessaggero.it)

Voi direte.. cosa ha a che fare con il titolo?..

Non voglio fare sensazionalismo, assolutamente, solo condividere una riflessione spontanea suscitata dalla vista di questo fenomeno ottico… non è la prima volta che lo vedo.

Ricordo mio figlio, che emozionato mi chiamò dalla casa al mare per raccontarmi di questa cosa stranissima, mandandomi una foto .

Questa volta però, essendo apparso al termine della supplica alla Madonna, l’ ho visto come un “segno”, cioè a quanto esso rimanda..

..in tal senso, ho voluto vedere in esso un parallelismo tra i cristalli di ghiaccio e il ghiaccio che intrappola troppo spesso i nostri cuori che sono incapaci di scaldarsi dell’unico vero amore che è Dio.

Così oggi, questo segno mi ha fatto pensare a Maria, come la donna “vestita di sole” nell’ Apocalisse di San Giovanni, che può far penetrare la “Luce” che è Cristo Gesù anche nei cuori più duri e freddi…

Messaggio Medjugorje (Mirjana) del 2 aprile 2016

“Cari figli non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura. Permettete al mio amore materno di illuminarli e di riempirli d’amore e di speranza, affinché, come Madre, io lenisca i vostri dolori: io li conosco, io li ho provati. Il dolore eleva ed è la preghiera più grande. Mio Figlio ama in modo particolare coloro che patiscono dolori.

Ha mandato me a lenirli e a portarvi speranza. Confidate in Lui! So che per voi è difficile, perché attorno a voi vedete sempre più tenebra. Figli miei, essa va squarciata con la preghiera e l’amore. Chi prega e ama non teme, ha speranza e amore misericordioso. Vede la luce, vede mio Figlio. Come miei apostoli, vi invito a cercare di essere un esempio di amore misericordioso e di speranza.

Pregate sempre di nuovo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore misericordioso porta la luce che squarcia ogni tenebra, porta mio Figlio. Non abbiate paura, non siete soli: io sono con voi! Vi chiedo di pregare per i vostri pastori, affinché abbiano amore in ogni momento e agiscano con amore verso mio Figlio, per mezzo di Lui e in memoria di Lui. Vi ringrazio”.