Incredulità



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Scorgere la novità

C’è un momento nella vita di Gesù in cui anche chi con lui è stato per lungo tempo e magari lo ha visto anche crescere, è messo nella condizione di comprendere che egli non è semplicemente uno come gli altri, ma misteriosamente qualcosa di più. L’intuizione di questa diversità nasce dalla sua sapienza e dai segni che egli opera. Ma c’è una cosa che molto spesso preferiamo ai fatti, e sono i nostri pregiudizi.

Facciamo sempre molta fatica ad abbandonare i nostri pregiudizi per accettare invece la realtà davanti ai nostri occhi, ma senza questa lealtà nel leggere i fatti, potremmo cadere nella trappola di passare la nostra vita chiusi nelle nostre convinzione perdendoci completamente la realtà. Gesù dimostra con i fatti che Egli è il Messia, ma i suoi compaesani si scandalizzano di lui:

“«Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui”. Da qui l’amara considerazione di Gesù che è divenuta famosa in tutta la storia: “Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua»”.

Nessuno è profeta in patria significa che è sempre difficile essere riconosciuti nella nostra verità da coloro che ormai pensano di sapere tutto di noi. Amare non è abituarsi all’altro ma rimanere davanti all’altro con uno sguardo che sa scorgere sempre la sua novità e non la semplice conferma dei nostri pregiudizi. Solo così l’amore rinnova sempre la vita. Solo così l’amore mostra ciò di cui Dio è davvero inaspettatamente capace.

Fonte nellaparola.it



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