Non impedite che i bambini vengano a me
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19,13-15
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Parola del Signore
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Aperti, semplici, fiduciosi
Il breve racconto del Vangelo di oggi ha come protagonisti i bambini:
“Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano”.
Sono estremamente convinto che dopo duemila anni continuiamo a vivere in un’epoca in cui i bambini sono degli emarginati, e insieme ad essi anche gli anziani. Queste due categorie estreme dell’esistenza umana fanno fatica ad essere inglobate davvero nella vita della società. Eppure Gesù dice chiaramente che è ai bambini che dobbiamo guardare per capire come si accoglie il regno dei cieli:
«Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli».
Gesù afferma questo forse perché un bambino vive con molti meno preconcetti degli adulti, ha più capacità di fidarsi, è più semplice e meno complessato degli altri, e sa passare dal pianto alla gioia senza troppe paranoie. Diventare bambini non significa quindi diventare infantili (quanta infantilità relazionale c’è nei nostri ambienti!) ma significa diventare aperti, semplici, fiduciosi, immediati come loro. Quante energie risparmieremmo se vivessimo con la semplicità dei bambini e abbandonassimo le tipiche paranoie degli adulti.
Fonte: nellaparola.it