II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

Un bicchiere d’acqua



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,38-43.45.47-48

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Il Vangelo di questa domenica lo possiamo racchiudere in un bicchiere d’acqua, e non è semplicemente un’immagine nostra: in realtà è Gesù che usa questa particolare similitudine per dire che, molto spesso, quando noi pensiamo all’ingresso nel Regno dei Cieli, quando pensiamo di salvarci, quando pensiamo alla vita eterna, immaginiamo sempre atti eroici. Pensiamo che la nostra vita dovrebbe essere la somma di tante cose straordinarie.

Gesù, invece, dice che per salvarsi, per vivere una vita piena, basta vivere con amore quei dettagli, a volte anche insignificanti, come dare un bicchiere d’acqua con amore. È qui che si racchiude l’anima del cristianesimo, secondo quello che ci insegna Gesù Cristo: l’amore per i dettagli, l’amore per le piccole cose.

Noi dovremmo essere gli eroi delle piccole cose, quelle della quotidianità, quelle a cui nessuno fa caso, quelle che gli altri chiamano banalità, ma che per noi sono invece cose straordinarie. Quando carichiamo di amore le piccole cose, è lì che, in qualche maniera, ci siamo “comprati” un ingresso nel Regno dei Cieli. Non perché il Regno dei Cieli si possa in qualche maniera comprare, ma perché dentro quelle piccole cose, fatte con amore, in realtà è racchiuso un cambiamento della nostra persona.

Molto spesso, quando pensiamo agli atti eroici, quando pensiamo alle grandi cose della nostra vita, le pensiamo più che altro per una realizzazione nostra personale. Invece, chi ama, ama fare le cose in silenzio, ama farle senza che nessuno se ne accorga, ama riempire le piccole cose di ogni giorno, perché capisce che la differenza non la fanno le grandi cose, ma in realtà le piccole cose di cui è fatta una giornata, di cui è fatto il tempo, di cui è fatta la vita di una persona.

Ma accanto a questo amore per i dettagli, Gesù aggiunge anche un’altra cosa: aggiunge una radicalità di fondo.

“Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavalo. Se la tua mano ti è di scandalo, tagliala.”

Così per il piede. Continua Gesù a dire che bisogna essere profondamente radicali: quando ti accorgi che qualcosa non è per te, che qualcosa ti fa male, non devi scendere a compromessi, non devi cercare di salvare tutto. Devi tagliare e togliere dalla tua vita. È una prova di carattere, di radicalità, perché molto spesso tanti drammi della nostra vita si consumano proprio per quei compromessi in cui tentiamo di tenere in piedi tutto. Tentiamo di salvare un po’ il nostro occhio, la nostra pigrizia, ma allo stesso tempo i nostri grandi sogni.

Se noi vogliamo i grandi sogni, dobbiamo tagliare la pigrizia. Se vogliamo una vita vera, una relazione vera, dobbiamo tagliare tutte quelle relazioni che, in realtà, sono finte, che si poggiano su cose che non vanno.

È questa radicalità, unita alle piccole cose, che rende i discepoli tali. È bello come Gesù parta da un dettaglio per arrivare invece a una prova di carattere grande e importante. Forse è questo il bicchiere d’acqua: dentro questo bicchiere d’acqua è racchiuso tutto. È racchiuso l’amore per il dettaglio, l’amore per le piccole cose, ma anche il carattere, che è la purezza, la trasparenza di quest’acqua. È quel sapore e quell’odore che molto spesso l’acqua non ha, ma che dà carattere anche a ciò che normalmente non ne aveva.

Fonte: cercoiltuovolto.it



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