Rachele piange i suoi figli



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,13-18

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Salvare l’essenziale

Il dolore innocente è forse l’argomento che grida di più contro Dio. Perché Dio permette il male? Perché permette che un innocente soffra? Sarebbe davvero sbagliato da parte nostra avere la presunzione di poter rispondere a una domanda che attraversa il cuore di tutta la storia ed è gridata al cielo più volte anche nei racconti biblici. Ma dire che la risposta è un Mistero non significa che il Signore ci lascia al buio. Nel racconto del Vangelo di oggi in cui viene descritta proprio la dinamica del martirio dei bambini di Betlemme, Erode sembra poter spadroneggiare senza che nessuno lo fermi. Dio sembra assente, ma sappiamo che agisce nel cuore di Giuseppe per poter salvare Gesù:

“un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:  «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo»”.

È un errore leggere questo Vangelo pensando che Dio salva Gesù a scapito di questi bambini. Salvare Gesù significa salvare l’essenziale, il senso, il motivo per cui il male non avrà mai l’ultima parola. Salvare Gesù significa dire che Dio lascia sempre viva una speranza, una luce, una strada che ci tira fuori da certe cose. Se il dolore innocente sembra prevalere, il Vangelo ci dice, che non può mai vincere fino in fondo. Ecco perché persino la morte di questi bambini è attraversata da una speranza, da un significato, da una luce che certamente però non giustifica Erode, ma non lascia che vinca fino in fondo.

Fonte: nellaparola.it



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