Il regno di Dio
26 ottobre 2021
MARTEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
San Folco Scotti
Tre giorni fa, siamo entrati con la fantasia nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia, per vedere la tomba di San Boezio, sepolto nella cripta proprio sotto l’arca del grande convertito Sant’Agostino..
Vescovo
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
PAROLE DEL SANTO PADRE
A volte la storia, con le sue vicende e i suoi protagonisti, sembra andare in senso contrario al disegno del Padre celeste, che vuole per tutti i suoi figli la giustizia, la fraternità, la pace. Ma noi siamo chiamati a vivere questi periodi come stagioni di prova, di speranza e di attesa vigile del raccolto.
Infatti, ieri come oggi, il Regno di Dio cresce nel mondo in modo misterioso, in modo sorprendente, svelando la potenza nascosta del piccolo seme, la sua vitalità vittoriosa.
Dentro le pieghe di vicende personali e sociali che a volte sembrano segnare il naufragio della speranza, occorre rimanere fiduciosi nell’agire sommesso ma potente di Dio.
Per questo, nei momenti di buio e di difficoltà noi non dobbiamo abbatterci, ma rimanere ancorati alla fedeltà di Dio, alla sua presenza che sempre salva.
Ricordate questo: Dio sempre salva. È il salvatore. ANGELUS – 17 giugno 2018
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Piccole cose
Una volta mi è capitato di poter prendere in mano un granellino di senape. È qualcosa di infinitamente piccolo, eppure quella infinita piccolezza seminata, fa venir fuori non usa semplice pianta ma un albero. Ho capito così quanto fosse efficace questo paragone di Gesù nel Vangelo di oggi:
«A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
Basta anche un solo dettaglio piccolissimo, ma vero, autentico, fedele, costante a cambiare completamente la nostra vita. Sono le piccole cose il vero segreto del regno di Dio. Prendere sul serio i dettagli quasi più insignificanti della vita e viverli con amore e passione, umiltà, dedizione e cura. Questo trasforma una cosa normale e a volte noiosa come la nostra quotidianità in qualcosa di affidabile. Il vero grande sa farsi piccolo. La vera fede sa dare valore ai dettagli. Il vero amore si nutre di delicatezze quasi mai evidenti eppure così necessarie.
“A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata”.
Eppure della presenza del lievito ci si accorge dagli effetti e non per evidenza di se. Ci sono cose che nella vita non si vedono eppure la fermentano tutta. È ciò che fa la Grazia di Dio quando entra in noi attraverso la Parola o soprattutto attraverso i Sacramenti. Ci accorgiamo solo dagli effetti di quanto essi siano veri ed efficaci. La vita spirituale, ad esempio, è come l’amore, non si nutre di gesti eroici ma di piccole delicatezze, di fedeltà e gesti che rendono quel rapporto intimo e affidabile.
Solo uno che sa morire per te nelle piccole cose sarà in grado di morire per te per davvero. Non ci si improvvisa nella vita. Un piccolo pezzo di ostia può fermentare di senso tutta una vita perché lì c’è un amore che ha dato la vita per te.
Fonte: nellaparola.it