Avvenga per me secondo la tua parola



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Una verità più grande

Il Vangelo di oggi ci propone l’annuncio dell’angelo a Maria. La reazione di Maria potrebbe assomigliare a quella di Zaccaria, ma in realtà questa donna non reagisce con l’incredulità ma con la curiosità tipica di chi non ha messo la ragione chiusa in un cassetto. Maria interroga l’angelo, gli fa domande serie, profonde, concrete. L’esperienza di fede, come d’altra parte ogni vita spirituale, non si nutre di risposte imparate a memoria, ma di domande rivolte con intelligenza a Colui che  non solo può rispondere ma può anche allargare le nostre domande affinché accolgano una verità più grande:

“Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:  nulla è impossibile a Dio»”.

Non è vero che chi crede non ha domande. E non è vero che Dio non risponde. Dovremmo recuperare questa dinamica di autentico dialogo nella nostra preghiera, ma dovremmo anche accettare che Dio non ci dice sempre ciò che vorremmo sentirci dire, ma sicuramente ci dice la verità. E una cosa vera vale più di mille storie inventate. Infatti serve a poco trovare facili consolazioni, serve invece fidarci fino al punto di dire come Maria:

«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».

Fonte: nellaparola.it



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