Cercare e a salvare ciò che era perduto



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,1-10

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parola del Signore



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Chiamati per nome


“Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura”.

C’è in noi un profondo desiderio di vedere Gesù ma molto spesso o causa nostra o causa degli altri questo desiderio rimane solo un desiderio. Con il passare degli anni esso viene quasi seppellito da mille altre cose, ma nonostante ciò non viene mai meno. È su questo desiderio che inconsciamente ogni uomo e ogni donna si portano dentro che si viene a creare il presupposto per il dono della fede. Il nome di questo desiderio è “senso religioso”, ed è cosa diversa dalla fede stessa. 

Il senso religioso è un’apertura del cuore che ci spinge a guardare sempre più profondamente la realtà. La buona notizia del Vangelo di oggi ci ricorda che il dono della fede non dipende da noi, dai nostri meriti o dalle nostre capacità, ma è il dono di sentirsi chiamati per nome da Colui che gratuitamente e inaspettatamente ci chiede di voler costruire con noi un rapporto personale:

“Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua»”.

Per molto tempo della nostra vita magari veniamo educati ai valori cristiani, alla pratica religiosa, alla frequenza della Chiesa, ma non ci facciamo mai la domanda se Gesù l’abbiamo incontrato personalmente oppure è rimasto qualcosa di generale, di vago, di culturale. Nessuno può darsi questo dono da solo, ne lo si può trasmettere come si trasmette un’educazione, ma ognuno può oggi pregare perché ciò avvenga. Può disseppellire quel desiderio che è al fondo del suo cuore, e chissà se oggi è il giorno giusto perché ciò avvenga. Diversamente continueremo a chiedere e attendere con fiducia.

Fonte: nellaparola.it



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