Gv 14,15-21

Lo Spirito della verità



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !


https://youtu.be/m0sLG-3WMN0

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,15-21

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia».

Non dobbiamo mai dimenticare che c’è una strutturale e radicale diversità tra la logica del mondo e la logica del Vangelo. Fino alla fine della storia ci sarà sempre conflitto tra come ragiona il mondo e come ragiona il Vangelo. Per questo bisogna preoccuparsi quando il messaggio cristiano riceve eccessivi applausi e consensi. Bisogna diffidare della popolarità perché ciò che Cristo annuncia non ha niente di popolare.

È vero, e proprio per questo provoca la libertà delle persone non i loro applausi. Molto spesso invece pensiamo che l’evangelizzazione consista nel riuscire a diventare simpatici al mondo. Quando la Chiesa o semplicemente un cristiano per non dispiacere gli altri manomette il Vangelo, non solo ha reso vana la propria fede ma ha tolto sapore al sale che doveva portare nella storia. Bisogna però stare attenti anche al rischio contrario che è quello di godere molto dei conflitti con il mondo, delle distanze, della differenza.

È un pericoloso narcisismo spirituale pensarsi sempre come vittime, e godere di un martirio che sembra più la ricerca di medaglie sul campo che estremo tentativo di non tradire Cristo. I veri testimoni, i veri martiri non godono della sofferenza che viene dal mondo. Non si sentono fomentati, vivono tutto con umiltà, con mitezza, con compassione.

Quando qualcuno è troppo fomentato allora è un chiaro segno che lì non c’è più Cristo, ma la propria personale ideologia. La carità non gonfia, riempie il cuore. Detto questo però rimane il dato realistico che il Vangelo è sempre un corpo estraneo alla mentalità del mondo, e questo non va mai dimenticato:

«Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

Fonte : nellaparola.it

” Lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce “


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