Mt 11,2-11

Più che un profeta

III DOMENICA DI AVVENTO


Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !




VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

Quando uno pensa a un uomo riuscito, pensa a Giovanni Battista. Gesù usa una parola bellissima per descriverlo, dice che tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Lui ma per capire bene questo paragone, per dire che Giovanni Battista non è il più grande fra nati di donna, ma in realtà il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.

Dobbiamo avere davanti l’immagine di un bambino, magari questo bambino per volare non ha altri mezzi che mettersi in punta di piedi, è il massimo delle sue forze. Oppure può domandare al padre di essere preso in braccio, di essere elevato cioè a una condizione diversa delle sue forze.

Bene, Giovanni Battista raggiunge con il massimo delle sue forze, con l’innalzamento della propria umanità, è un uomo riuscito ma il Regno di Dio non è fatto da uomini riusciti ma da uomini presi in braccio dalla misericordia di Dio e elevati ad una condizione nuova.

Certo, il Vangelo di questa domenica, in questo percorso di Avvento, ci ricorda che non si può arrivare a Cristo se non passando anche attraverso Giovanni Battista cioè passando da un’umanità riuscita a un’umanità che deve spingersi al massimo. Una volta che si è spinto al massimo può essere soltanto presa in braccio da questa misericordia di Dio ed elevata a un’altezza completamente diversa.

Pensare che il cristianesimo sia semplicemente una scuola di umanità cioè pensare che il cristianesimo faccia semplicemente venir fuori degli uomini riusciti è un po’ riduttivo perché il cristianesimo non soltanto sprigiona l’immensa umanità dal cuore delle persone. A un certo punto li invita a fidarsi di una misericordia che li alza a un livello completamente diverso.

E’ la logica dell’amore che non ti chiede semplicemente di sforzarti, ma che ti dona qualcosa che da solo non riusciresti mai ad avere.

Commento del 2019.

Fonte: cercoiltuovolto.it

” Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta “

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