Verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa
11 dicembre 2021
SABATO DELLA II SETTIMANA DI AVVENTO
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
San Damaso I
San Damaso nacque nella Spagna; ma la sua educazione la compì in Roma, dove si era recato ancor givanissimo. Per la sua aperta intelligenza e per la sua sentita pietà, gli vennero conferiti molto presto..
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Papa
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,10-13
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Per capire il mistero della croce è necessario sapere in anticipo che Colui che soffre e che è glorificato non è solamente un uomo, ma è il Figlio di Dio, che con il suo amore fedele fino alla morte ci ha salvati.
Il Padre rinnova così la sua dichiarazione messianica sul Figlio, già fatta sulle rive del Giordano dopo il battesimo, ed esorta: «Ascoltatelo!».
I discepoli sono chiamati a seguire il Maestro con fiducia, con speranza, nonostante la sua morte; la divinità di Gesù deve manifestarsi proprio sulla croce, proprio nel suo morire «in quel modo» , tanto che l’evangelista Marco pone sulla bocca del centurione la professione di fede: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» . (Angelus, 25 febbraio 2018)
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Provvidenza
Abbiamo quasi sempre l’idea sbagliata che il compimento delle profezie coincida sempre con qualcosa di eccezionale. Una profezia non è una predizione del futuro, ma lo svelamento del significato più vero delle cose che viviamo. Gesù è questo compimento, questo significato ultimo delle cose, e in questo senso Egli ha compiuto tutte le profezie. Ecco perché nel Vangelo di oggi si fa riferimento alle antiche profezie che dicevano che il Messia sarebbe stato preceduto dalla venuta del profeta Elia:
“«Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista”.
Per quanto famoso, Giovanni Battista era in fondo una persona come tutte le altre. La sua eccezionalità era data da ciò che rappresentava in rapporto a Cristo. Avere fede significa intuire che dietro a cose apparentemente normali, si nasconde sempre un filo che ci riannoda al nostro destino più vero, più autentico. In questo senso non dobbiamo mai banalizzare nulla di quello che c’è dentro la nostra vita. Anche la più marginale persona o la più casuale situazione può essere un modo attraverso cui noi realizziamo davvero noi stessi.
Ecco perché con il tempo molte persone ripensando alla propria storia raccontano dei dettagli o degli incontri casuali, ma con il senno di poi intuiscono che quegli incontri e quei dettagli casuali sono stati decisivi per la propria storia.
Non erano casuali, erano la Provvidenza.
Fonte: nellaparola.it