Fare del bene o fare del male



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,6-11

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Vite concrete

Che cosa vede Gesù e che cosa vedono gli scribi e i farisei? Sembra questa la grande domanda a cui il Vangelo di oggi risponde. Gesù vede la sofferenza di un uomo che a causa della sua mano paralizzata è ai margini della scena. Gli scribi e i farisei vedono se Gesù lo guarisce o meno in giorno di sabato. Tradotto significa che Gesù vede il quadro, cioè la sofferenza concreta delle persone, gli altri invece hanno gli occhi fissi sulla cornice:

“Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L’uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato”. 

Troppe volte nella vita diamo importanza a ciò che non dovrebbe avere nessuna importanza, e rimaniamo ciechi di fronte a ciò che conta veramente. Sprechiamo energie su questioni che dovremo imparare a relativizzare e rimaniamo muti davanti a ciò che conta:

“Gesù disse loro: «Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». E volgendo tutt’intorno lo sguardo su di loro, disse all’uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì”.

Il modo che ha Gesù di rimettere al centro le persone dovrebbe darci una chiave di lettura importante su come dobbiamo imparare ad agire e a scegliere. Diversamente continueremo a covare un inconfessato risentimento anche nei confronti di Dio che sembra non rispettare gli schemi sacri che ci siamo costruiti nella nostra testa:

“essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù”.

Credere è rimettere al centro la vita concreta delle persone e non difendere ad oltranza schemi che in alcuni casi invece di rendere culto a Dio lo oltraggiano. 

Fonte: nellaparola.it



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