Se osserverete i miei comandamenti

06/05/2021

GIOVEDÌ DELLA V SETTIMANA DI PASQUA


San Pietro Nolasco

S. Pietro Nolasco nacque da nobile famiglia a Recaud presso Carcassone in Francia l’anno 1189 e, fin da fanciullo si distinse per la singolare carità che aveva verso il prossimo. Si ebbe un presagio di..

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Fondatore dei mercedari



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)

Dio ti benedica !

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 9-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».


PAROLE DEL SANTO PADRE

Ci sono altri amori. Anche il mondo ci propone altri amori: l’amore al denaro per esempio, l’amore alla vanità, pavoneggiarsi, l’amore all’orgoglio, l’amore al potere, anche facendo tante cose ingiuste per avere più potere …

Sono altri amori, questi non sono di Gesù e non sono del Padre. Lui ci chiede di rimanere nell’amore suo che è l’amore del Padre. Pensiamo anche a questi altri amori che ci allontanano dall’amore di Gesù.

E anche, ci sono altre misure di amare: amare a metà, questo non è amare. Una cosa è volere bene e un’altra cosa è amare. (Santa Marta, 18 maggio 2017)

Fonte: vaticannews.va


COMMENTO DON LUIGI MARIA EPICOCO

Rimanere nell’amore

“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”.

Rimanere nell’amore è forse il programma di tutta una vita. Infatti credo ognuno di noi fa esperienza di come la vita divenga impossibile quando si è fuori dall’amore.

Ogni volta che non ci sentiamo amati tutto perde gusto anche la cosa più bella, più scintillante, più ambita. È l’amore che dà colore e significato alla vita.

Rimanere nell’amore è ciò che rende la vita degna, e Gesù non si limita semplicemente a ricordarcelo ma a offrirci il suo stesso amore come il luogo vero in cui rimanere.

La domanda allora sorge spontanea: come si fa a rimanere nel suo amore?

“Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore”.

Solo quando rimaniamo nei suoi comandamenti possiamo dire anche di amarlo. E questo non va frainteso come una condizione etico o moralistica.

Osservare i comandamenti significa prendere sul serio ciò che il Signore ci dice e ci indica come bene. Quale amore può essere chiamato tale se la parola dell’amato non è mai presa sul serio?

Se tu ami qualcuno allora ciò che quel qualcuno dice per te conta, ha un peso, è decisivo. Se la parola di chi dici di amare non è decisiva, allora significa che non c’è amore.

Oggi dovremmo domandarci quanto peso diamo alle parole di chi ci ama, e a partire da ciò dobbiamo altresì chiederci quanto peso diamo alla parola del Vangelo?

Leggere il Vangelo e provare a metterlo in pratica è la condizione vera dell’amore a Cristo, ma molto spesso noi cristiani, e cattolici soprattutto, non sappiamo nemmeno come è fatto il Vangelo, tolto qualche scampolo ascoltato di sfuggita in qualche liturgia.

Sarebbe un buon proposito per oggi dare peso alla Parola di Gesù e cercare di metterla in pratica. In questo sforzo si rimane con i piedi fermi nel suo amore. E da cosa ti accorgi che ciò è vero? Dalla gioia:

“Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.


“Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore”.

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