È il Signore
09/04/2021
VENERDÌ FRA L’OTTAVA DI PASQUA
San Demetrio di Tessalonica
Chiamato dai Greci “Megalomartire” è il più famoso dei soldati martirizzati d’Oriente dopo San Giorgio, la sua carriera militare sembra essere una leggenda. Si dice che avesse respinto i barbari che stavano..
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Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,1-14
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete a da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci.
E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
PAROLE DEL SANTO PADRE
“Un cristiano è un uomo e una donna di gioia, un uomo e una donna con gioia nel cuore.
Non esiste un cristiano senza gioia!
La carta di identità del cristiano è la gioia, la gioia del Vangelo, la gioia di essere stati eletti da Gesù, salvati da Gesù, rigenerati da Gesù; la gioia di quella speranza che Gesù ci aspetta, la gioia che – anche nelle croci e nelle sofferenze di questa vita – si esprime in un altro modo, che è la pace nella sicurezza che Gesù ci accompagna, è con noi”. (Santa Marta, 23 maggio 2016)
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Ritornare fecondi
Fonte: nellaparola.it
“Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade”.
Il racconto del Vangelo di oggi accade in un luogo geografico ben preciso e significativo. Tiberiade rappresenta il mondo pagano. L’apparizione del Risorto che viene qui raccontata sembra voler suggerire che ormai l’azione di Gesù non è solo per i Giudei ma per tutto il mondo.
Allo stesso tempo l’indicazione che è sul finire della notte ci suggerisce che noi siamo sempre dentro questo passaggio di tenebre e luce. Gesù è Colui che troviamo nel cuore della notte e proprio per questo è l’inizio di un nuovo giorno.
Egli ci viene a raccogliere proprio all’estremo dei nostri fallimenti, e ci invita a un tentativo nuovo che ci fa passare dalla infecondità alla fecondità:
“Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci”.
Ancora una volta i discepoli colloquiano con Gesù ma non comprendono immediatamente che è Lui. Solo l’evidenza di quella pesca miracolosa fa accendere nel cuore di Giovanni un’intuizione:
“Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare”. Giovanni è il primo a capire che è Gesù perché è il “discepolo amato”.
Solo l’amore ci mette nel giusto discernimento delle cose. Ma basta questa sua esperienza unica a smuovere la decisione di Pietro di correre a nuoto incontro a Gesù.
Ci sono momenti nella vita in cui il nostro cuore intuisce l’essenziale. Altri in cui non sentiamo nulla ma con immensa umiltà ci fidiamo della parola di chi ci sta accanto, e proprio per questo non temiamo di deciderci a fare ciò che conta con generosità alla maniera di Pietro.