Covid tempo per diventar Santi
Possiamo dirlo, questa pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere..
Tutti, nessuno escluso, ci siamo trovati a combattere contro un nemico invisibile…che attimo per attimo ha sconvolto le nostre giornate, i nostri punti fermi, le nostre prese di posizione, facendo emergere gli aspetti positivi o negativi che ognuno porta con sè…
Quanto era celato dentro ognuno di noi è emerso infatti inaspettatamente, e se per alcuni il vero nemico viene individuato nel Virus, in chi si pensa possa averlo creato, in chi avrebbe potuto fermalo, trovando capri espiatori ovunque, ci sono altri che sono riusciti a cogliere questa situazione come “tempo favorevole” per rendersi conto di tutto quel “troppo”(che soffoca) trovandolo anche come occasione per far pace con se stessi, per scoprire la ricchezza dei doni ricevuti, per comprendere il gran dono delle persone che abbiamo accanto e delle cose che ci circondano che spesso non riusciamo ad apprezzare.
Covid tempo per diventar Santi
Ascoltando l’ omelia della Santa Messa del 21 Aprile 2020, celebrata nella cappella del Policlinico Gemelli, da padre Loreto Fioravanti, sono rimasto veramente colpito dalle parole profonde di questa persona in un letto di ospedale…
Vi riporto le parole dell’omelia:
Dagli atti degli Apostoli
Dagli atti degli Apostoli abbiamo ascoltato “un angelo del Signore porta la liberazione ai discepoli” liberati nella notte vengono portati verso la luce, sul far del giorno, si mettono ad insegnare ed è quindi a loro volta che portano la verità che è luce, portano la luce “insegnando insieme”…come oggi si scopre sempre di più, che il lavoro in equipe porta maggiori frutti, per il confronto sia dei dati, degli elaborati perché necessita anche, questo lavoro di equipe oltre che un confronto dei dati, la stima e l’accettazione dell’altro, di che parla. Un ascolto sincero che ci mette anche condizione di metterci in discussione.
Salmo 33
Nel salmo 33, abbiamo letto che ogni volta che cerca il Signore, il Signore risponde e ci libera dalla paura. La libertà quindi, corrisponde a non avere paura, anche perché si è cercato il Signore e questo cercare il Signore è una scelta coraggiosa. Egli, è Il segreto del lavoro che viene benfatto nell’equipe, che viene ben fatto in ogni gruppo di lavoro. Essere liberi, vuol dire vederci chiaro nelle parole oscure anche di alcuni, nelle parole che non si fraintendono e portare e far emergere sempre la verità.
Raggianti di Luce
Bisogna essere raggianti di questa luce, della Luce di verità, raggianti senza paura. Portiamo la forza della luce, la forza della verità, non la gelosia e l’invidia; dei sentimenti tremendi che incatenano spesso i buoni propositi.
I Santi non fanno rumore
Ieri un nostro paziente del campus biomedico, che poi è stato preso in carico dall’oncologia medica e ora è a Villa Speranza, mi ha aiutato a commentare questo Vangelo e ha detto, (il Vangelo di oggi di Giovanni) :
Valerio
Dio ha dato al mondo..(questo paziente scusate è importante dirlo perché è lui che ha preparato questo pensiero… è Valerio che un giovane papà per il quale oggi magari preghiamo ) …è Dio che ha dato al mondo il suo figlio unigenito Gesù Cristo affinché nessuno vada perduto
Io pensavo che l’unica nostra virtù, sia quella di riuscire ad aprire il nostro cuore a Gesù Cristo. Lui, che è la via la verità e la vita, che conduce al Padre; il Padre paziente attende che noi lo facciamo entrare per riempire la nostra vita di luce, Gesù Cristo, che è Dio vuole la salvezza di tutti.
La “Sapienza” dei “piccoli”
Da piccolo, Valerio disse alla madre, che nonostante tutte le marachelle che combinava sarebbe andato in paradiso e la madre gli rispose : come fai ad esserne così sicuro?
Naturalmente, (dice Valerio) la speranza della mamma era quello che io non combinassi più guai. Io gli risposi: ne sono certo… che paradiso sarebbe per te senza tuo figlio?... “e mia madre” la madre rimase un po’ interdetta da questa bella risposta ma è la stessa cosa che fa Dio con noi. E’ vero, un genitore non è contento senza il figlio accanto o che sta bene, così appunto è “Dio con noi”. Pensiamo a tanti genitori malati e separati a casa, a causa del covid e di ogni malattia… quanta sofferenza e quanta nostalgia.
Dio cammina con noi
Il Padre nostro, ci manda il Figlio Gesù, con lo Spirito Santo e tutte le intuizioni che lo Spirito Santo dona, e mandano, Loro stessi( la Trinità) gli Apostoli, per lavorare in equipe, come una squadra benedetta e noi ci fermiamo a guardare severi, certe volte le imperfezioni dei fratelli, cosa abbiamo imparato?
Scartiamo spesso i fratelli, indifferenti alla nostra presunta grandezza. Noi spesso divertiamo la nostra prigione, quando non ci mettiamo in discussione e se non sanifichiamo la nostra testa con dei pensieri che siano veramente buoni. Gli invidiosi, come i Sadducei, potrebbero metterci in catene. Alcune volte lo facciamo da soli, ci mettiamo in catene da soli non seguendo la via di Dio e la via della verità.
La verità però viene alla luce come un bambino pieno di vita viene alla luce.
Covid tempo per diventar Santi
Dobbiamo portare un messaggio di vita e di speranza condivisa..di ripresa che avverrà, tra un po’, dopo questa epidemia; di ripresa insieme senza dimenticare coloro che ci hanno lasciato, con un affetto sincero su progetti che siano veramente realizzabili. In questi tempi di stanziamento e di confinamento, forse ci sentiamo in prigione a casa; stavolta è stato quel diavolo di virus e forse la responsabilità di alcuni, uomini, che non hanno avuto la capacità di lavorare insieme, che non si confrontano per migliorare la vita degli altri per guarirli. Un giorno ormai non lontanissimo anche noi verremo alla luce, come abbiamo vissuto questo tempo difficile?
Contemplando i malvagi? Igienizzando gli ambienti? Cucinando prelibatezze? Allenando il corpo?
E la mente? E l’anima?
La mente e l’anima sono rimasti vivaci in questo tempo? Abbiamo pensato non solo al dolore infinito, ma anche a come aiutare gli altri, lodando Dio con la nostra vita, con la nostra testimonianza?
E dopo?
Saremo liberati dal lockdown… cosa annunceremo? Cosa insegneremo agli uomini? Come ripartiremo?
Nessun commissario con pieni poteri si preoccuperà del nostro essere migliori come uomini, eticamente migliori.
Saremo capaci di consolazione?
Di parole e fatti pieni di vita e di amore per gli altri?
L’ amore da imparare
Ecco Dio ha mandato il suo figlio e oggi riprendendo una frase di San Giovanni Paolo, vi dico e mi dico: L’amore non è una cosa che si può insegnare ma è la cosa più importante da imparare.
Il Padre ci porterà alla luce con Maria nostra madre avremo tanto coraggio nelle nostre mani.
Sia lodato Gesù Cristo.