Chi accoglierà questo bambino nel mio nome

27 settembre 2021

LUNEDÌ DELLA XXVI SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)

Dio ti benedica !


San Vincenzo de’ Paoli

È chiamato il Tommaso d’Aquino della carità; come S. Tommaso diede al mondo cristiano il capolavoro della teologia con la sua Somma, così S. Vincenzo de’ Paoli con le sue istituzioni diede agli uomini..

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Sacerdote e fondatore



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,46-50

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.

Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».


PAROLE DEL SANTO PADRE

Il futuro di un popolo è proprio qui e qui, nei vecchi e nei bambini. Un popolo che non si prende cura dei suoi vecchi e dei suoi bambini non ha futuro, perché non avrà memoria e non avrà promessa! I vecchi e i bambini sono il futuro di un popolo!

Quanto è comune lasciarli da parte, no? Il segno della presenza di Dio è questo, così disse il Signore: ‘Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. E le piazze della città formicoleranno di fanciulli e fanciulle che giocheranno sulle sue piazze’.

Gioco ci fa pensare a gioia: è la gioia del Signore. E questi anziani, seduti col bastone in mano, tranquilli, ci fanno pensare alla pace. Pace e gioia: questa è l’aria della Chiesa! (Omelia Santa Marta, 30 settembre 2013)

Fonte: vaticannews.va


COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Via di essenzialità

L’atteggiamento di chi crede non può mai essere l’atteggiamento violento di chi vuole impossessarsi di una cosa, fosse anche della verità. La verità, invece, va accolta con la stessa delicatezza con cui si accoglie un bambino. Mi verrebbe da dire che Gesù attraverso le parole del Vangelo di oggi ci sta dicendo che solo la tenerezza ci fa comprendere il Mistero.

“Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande»”.

Questa tenerezza si manifesta innanzitutto nella nostra capacità di farci noi stessi bambini. Si può accogliere Cristo come un bambino solo quando si è disposti a diventare noi stessi piccoli. Questa via di semplicità lungi dall’essere semplicemente una via di semplificazione ingenua. È una via di essenzialità. I bambini sono essenziali, chiamano le cose con il loro nome, non fanno lunghi discorsi, vanno dritto al punto. Sanno piangere, sorridere, sanno bene ciò che desiderano, sanno affidarsi, sanno lasciarsi amare, si sentono di qualcuno.

Ecco allora qual è il segreto che Cristo ci indica: il farsi bambini come strada che ci libera da tanti fronzoli che da adulti usiamo per sopravvivere ma che ai fini della salvezza sono solo di ostacolo. Ma il Vangelo di oggi si conclude con una precisazione: a volte basta essere fuori dal nostro giro per essere tagliati fuori non solo dalla nostra considerazione ma anche dalla consapevolezza che Dio ama tutti, anche quelli che da Lui sembrano molto lontani. È Giovanni che preoccupato riferisce a Gesù:

«Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci».

È sempre forte la paura di pensare che “gli altri” possono toglierci qualcosa che è nostro. Ma Gesù gli rispose:

«Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Fonte: nellaparola.it


” «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». ”

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