
Sepolcri imbiancati
25 Agosto 2021
MERCOLEDÌ DELLA XXI SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
San Ludovico (Luigi IX)

S. Luigi IX re di Francia, nacque nell’anno 1214 in Poissy, ove ricevette anche il santo battesimo.
Ebbe per genitori Luigi VIII e la regina Bianca di Castiglia, donna di grande pietà e virtù. La mamma..
Re di Francia
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,27-32
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume.
Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”.
Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti.
Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
PAROLE DEL SANTO PADRE
L’ipocrisia è il linguaggio del diavolo, è il linguaggio del male che entra nel nostro cuore e viene seminato dal diavolo. Non si può convivere con gente ipocrita ma ce ne sono.
A Gesù piace smascherare l’ipocrisia.
Lui sa che sarà proprio questo atteggiamento ipocrita a portarlo alla morte, perché l’ipocrita non pensa se usa dei mezzi leciti o no, va avanti: la calunnia?
“Facciamo la calunnia”; il falso testimone? “Cerchiamo un falso testimone” (Papa Francesco, Santa Marta del 15 ottobre 2019)
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
La parresia dell’amore
Come si potrebbe dire a una persona che esteriormente sembra il migliore di tutti, ma in realtà dentro si porta i frutti peggiori della morte? Gesù ci aiuta con le parole durissime del Vangelo di oggi:
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità”.
La durezza di Gesù è proporzionale all’amore che prova per questa gente. La sua è la parresia dell’amore, la chiarezza di chi sa che soltanto dicendo la nuda e cruda verità magari ci si può svegliare. Ma delle volte è così dura la scorza che ci siamo costruiti intorno che nemmeno le martellate dell’amore possono demolire le nostre chiusure. E Gesù comunque continua a bussare, a battere, a martellare, nella speranza che qualcuno alla fine capisca che una vita vissuta con la morte dentro e l’ipocrisia fuori non rende felice nessuno.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”.
Riusciamo a diventare maestri guardando la storia passata ma alla fine commettiamo nel presente i loro stessi errori. Sta parlando con me e con te. A noi sta rivolgendo queste parole dure. E noi come vogliamo reagire? Vogliamo anche noi indignarci? O vogliamo aprire questa porta e lasciare finalmente entrare aria pulita?
L’ipocrisia finisce di essere un problema solo quando si decide di smettere di fingere di essere migliori e si accetta di essere bisognosi come tutto il resto del mondo. L’ipocrisia è quel guscio dentro cui ci rifuggiamo per non affrontare mai veramente l’incontro con la verità di noi stessi.
Gesù ci dice non solo che quell’incontro è necessario, ma che Lui è con noi affinché non ne rimaniamo schiacciati.
Fonte: nellaparola.it
