Pregate per quelli che vi perseguitano
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA
La nostra natura funziona con la logica dello specchio; ad azione reazione. Non è facile liberarsi da questo meccanismo, che invece di renderci liberi, ci rende solo reattivi alle scelte degli altri. Se uno si comporta bene, io mi comporto bene; se uno si comporta male io mi comporto male. Ma la domanda che nasce spontanea è: chi sono davvero Io? Posso solo essere lo specchio di chi ho di fronte? E’ questo il senso delle parole di Gesù nel Vangelo di oggi:
Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra
Porgere l’altra guancia non è il segno di debolezza, ma di liberazione ; solo chi ha il coraggio di non reagire, ma di fare esattamente il contrario, può dirsi davvero libero. Libero é non chi ha Innanzitutto la forza di difendersi, ma chi nonostante abbia la forza di difendersi, decide di attuare una politica totalmente diversa. Il male lo si sconfigge sbaragliandolo; porgere l’altra guancia é un atto straordinariamente stupefacente. In un mondo che vive delle logiche di reazioni, chi fa qualcosa di diverso, rompe questo circuito e far nascere una situazione completamente nuova. L’invito del vangelo è chiaro. Se vuoi vincere il male, non usare le sue stesse armi.
Sii creativo non cretino.
E i creativi a volte sanno incassare, ma solo perché sanno aspettare il momento giusto per affondare lo scacco matto del bene. Ma tutto questo può essere possibile, solo se si ricorda che l’essenziale per vivere, non dipende dalle circostanze; dal mondo che ci circonda; da quanto ci gira bene la vita intorno.
Per il cristiano l’essenziale è in qualcuno
E proprio per questo nessuna circostanza avversa, ingiustizia, un male subito, può mai veramente privarci di ciò che conta perché siamo inseparabili da ciò che conta. San Paolo ha parole bellissime per dire questo :
Chi ci separerà dell’amore di Cristo? Niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore di Cristo, che ha dato la vita per noi.
Motivo per cui possiamo agire imprevedibilmente contro ogni logica solamente umana.
C’è una cosa che è più difficile dell’amore, è l’amore ai nemici.
Gesù lo chiede esplicitamente nel Vangelo di oggi, disarmando tutti quelli che cristiani, credono di rendere culto a Dio impugnando armi di ogni genere. A volte sono le pietre delle parole usate male, a volte sono le armi delle lobby, a volte sono le logiche di esclusione che ci sentiamo autorizzati ad attuare per amore di verità. La verità è però che Gesù ci chiede di non scendere a patti con il male, ma di amare il nemico; e amare è una faccenda seria che non può essere risolta con qualche parola biascicata nel chiuso delle nostre sagrestie verso un cielo di cui fondamentalmente non ci fidiamo.
L’amore è sempre amore per la verità, ma anche sempre amore per il volto di chi ho accanto, pur se non la pensa come me. Io odio la parola tolleranza perché ha il sapore delle solitudini accostate che tendono a ignorarsi per quieto vivere . Non credo che il Vangelo ci inviti alla tolleranza, ma anzi a una grande passione, la passione per il dialogo, la passione per l’uomo, la passione per il bene che vince i nemici, la passione più grande che è morire perché si ama.
Il vero miracolo non è dare la vita per i propri amici, ma scoprire gli amici seppelliti sotto la montagna di difetti e distanze e di cui vediamo pieni i nostri nemici. Lo ripeto scoprire gli amici seppelliti sotto la montagna di difetti e distanze di cui vediamo pieni i nostri nemici. Sta scritto Infatti :
Se amate quelli che vi amano quali ricompense ne avete non fanno così anche i pubblicani?
Ma noi siamo chiamati ad essere come il padre cioè:
Siate voi dunque perfetti come perfetto il Padre vostro Celeste
Ma come si fa ad essere perfetti nell’amore proprio noi che siamo radicalmente imperfetti?
La nostra è una “chiama intenzione”; cioè siamo chiamati attendere alla perfezione, pur sperimentando le cadute i fallimenti, i limiti e le imperfezioni. Finché avremo vita, dobbiamo tendere la nostra umanità quanto più possibile, esattamente come si tende la corda di un arco. Solo così le frecce vanno lontano, solo così andremo anche noi lontano, molto più lontano di chi invece di tendere, ha mollato scegliendo la via più semplice.
Buona riflessione e buona giornata a tutti.
Fonte : trascrizione da Youtube
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