Mt 5,38-48

Pregate per quelli che vi perseguitano



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !


https://youtu.be/B_JStud8NxQ

VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

La nostra natura funziona con la logica  dello specchio; ad azione reazione. Non è  facile liberarsi da questo meccanismo, che invece di renderci liberi, ci  rende solo reattivi alle scelte degli  altri. Se uno si comporta bene, io mi  comporto bene; se uno si comporta male io  mi comporto male. Ma la domanda che nasce  spontanea è: chi sono davvero Io? Posso  solo essere lo specchio di chi ho di  fronte? E’ questo il senso delle parole di Gesù nel Vangelo di oggi: 

Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra

Porgere l’altra guancia non è il segno  di debolezza, ma di liberazione ; solo chi ha il coraggio di non reagire, ma di fare esattamente il contrario, può  dirsi davvero libero. Libero é non chi ha Innanzitutto la forza di  difendersi, ma chi nonostante abbia la  forza di difendersi, decide di attuare  una politica totalmente diversa. Il male  lo si sconfigge sbaragliandolo; porgere l’altra guancia é un atto  straordinariamente stupefacente. In un  mondo che vive delle logiche di reazioni,  chi fa qualcosa di diverso, rompe questo  circuito e far nascere una situazione  completamente nuova. L’invito del vangelo è chiaro. Se vuoi  vincere il male, non usare le sue stesse  armi.

Sii creativo non cretino. 

E i creativi a volte sanno incassare, ma  solo perché sanno aspettare il momento  giusto per affondare lo scacco matto del  bene. Ma tutto questo può essere possibile, solo se si ricorda che l’essenziale per vivere, non dipende  dalle circostanze; dal mondo che ci  circonda; da quanto ci gira bene la vita  intorno.

Per il cristiano l’essenziale è in  qualcuno

E proprio per questo nessuna circostanza  avversa, ingiustizia, un male subito, può  mai veramente privarci di ciò che conta  perché siamo inseparabili da ciò che  conta. San Paolo ha parole bellissime per  dire questo :

Chi ci separerà dell’amore di Cristo?  Niente e nessuno potrà mai separarci  dall’amore di Cristo, che ha dato la vita  per noi.

Motivo per cui possiamo agire  imprevedibilmente contro ogni logica solamente umana.

C’è una cosa che è più difficile dell’amore, è l’amore ai nemici.

Gesù lo  chiede esplicitamente nel Vangelo di  oggi, disarmando tutti quelli che cristiani, credono di rendere culto a  Dio impugnando armi di ogni genere. A  volte sono le pietre delle parole usate male, a volte sono le armi delle lobby, a  volte sono le logiche di esclusione che ci sentiamo autorizzati ad attuare per  amore di verità. La verità è però che Gesù ci chiede di  non scendere a patti con il male, ma di  amare il nemico;  e amare è una faccenda seria che non può  essere risolta con qualche parola biascicata nel chiuso delle nostre  sagrestie verso un cielo di cui  fondamentalmente non ci fidiamo.

L’amore  è sempre amore per la verità, ma anche sempre amore per il volto di chi ho accanto, pur se non la pensa come me. Io odio la parola tolleranza perché ha il  sapore delle solitudini accostate che  tendono a ignorarsi per quieto vivere . Non credo che il Vangelo ci inviti alla  tolleranza, ma anzi a una grande  passione, la passione per il dialogo, la  passione per l’uomo, la passione per il  bene che vince i nemici, la passione più grande che è morire perché si ama. 

Il vero miracolo non è dare la vita per i propri amici, ma scoprire gli amici  seppelliti sotto la montagna di difetti  e distanze e di cui vediamo pieni i  nostri nemici. Lo ripeto  scoprire gli amici seppelliti sotto la  montagna di difetti e distanze di cui  vediamo pieni i nostri nemici. Sta scritto Infatti :

Se amate quelli che  vi amano quali ricompense ne avete non  fanno così anche i pubblicani? 

Ma noi siamo chiamati ad essere come il  padre cioè:

Siate voi dunque perfetti  come perfetto il Padre vostro Celeste 

Ma come si fa ad essere perfetti  nell’amore proprio noi che siamo  radicalmente imperfetti?

La nostra è una “chiama intenzione”; cioè  siamo chiamati attendere alla perfezione, pur sperimentando le cadute i fallimenti, i limiti e le imperfezioni. Finché avremo vita, dobbiamo tendere la nostra umanità quanto più possibile, esattamente come si tende la corda di un arco. Solo così le frecce vanno lontano,  solo così andremo anche noi lontano, molto più lontano di chi invece di tendere, ha mollato scegliendo la via più  semplice.

Buona riflessione e buona giornata a  tutti.

Fonte : trascrizione da Youtube

” Pregate per quelli che vi perseguitano “

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