
Tu non pensi secondo Dio
GIOVEDÌ DELLA VI SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,27-33
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
PAROLE DEL SANTO PADRE
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Tre cose accadono nel Vangelo di oggi. La prima è la consapevolezza che i discepoli hanno di Gesù a partire da quello che pensa la gente:
“«Chi dice la gente che io sia?». Essi risposero: «Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti»”.
Questo è sempre molto importante perché noi risentiamo tanto di quello che gli altri pensano, di come gli altri vivono, di come si rapportano a ciò che conta. Dovremmo sempre domandarci che cosa pensa la gente di Gesù. Quella stessa gente che abita la nostra quotidianità e che forse al giorno d’oggi risponderebbe anche diversamente rispetto a quello che i discepoli riportano a Gesù.
Se ne abbiamo consapevolezza allora possiamo anche decidere da quale parte stare, se siamo o no d’accordo con loro. Per questo la seconda tappa del vangelo di oggi è questa:
“Egli domandò loro: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo»”.
Non possiamo accontentarci solo di quello che gli altri pensano.
Dobbiamo domandarci in prima persona che cosa pensiamo noi. Chi è Gesù per me? Solo una brava persona? Un buon personal trainer? Un profeta convincente? No, ha ragione Pietro. Per noi Gesù è molto di più. Per noi Egli è il Cristo! Ma eccoci nella terza parte del vangelo di oggi.
Gesù spiega a Pietro ciò che significa dire che Egli è il Cristo:
“Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. Diceva queste cose apertamente”.
Essere il Cristo significa essere Colui che darà la vita per ciascuno di noi. La reazione di Pietro e dei discepoli è di scandalo. Possono accettare che Gesù sia il Salvatore.
Fonte: cercoiltuovolto.it
