Donna, ecco tuo figlio!

15 settembre 2021

B.V. MARIA ADDOLORATA

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)

Dio ti benedica !


 Beata Vergine Maria Addolorata

Ogni sguardo dato a Lei da Gesù, ogni accento di quel labbro soave, mentre sollevava Maria sulle ali dell’amore materno, la precipitava nell’investigabile abisso del più acerbo dolore.

Se la Vergine si..

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Il cuore affranto di Maria



VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 19,25-27

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».

E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.


PAROLE DEL SANTO PADRE

Oggi ci farà bene fermarci un po’ e pensare al dolore e ai dolori della Madonna. È la nostra Madre. E come li ha portati, come li ha portati bene, con forza, con pianto: non era un pianto finto, era proprio il cuore distrutto di dolore.

Ci farà bene fermarci un po’ e dire alla Madonna: “Grazie per avere accettato di essere Madre quando l’Angelo Te lo ha detto e grazie per avere accettato di essere Madre quando Gesù Te lo ha detto”. (Omelia da Santa Marta, 3 aprile 2020)

Fonte: vaticannews.va


COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO

Accogliere, esserci, aver cura

“«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.

Non c’è molto da aggiungere alla scena raccontata dal Vangelo di Giovanni. È lo stesso Giovanni presente in quella scena. È lui l’esecutore testamentario di Cristo, colui che ha la fortuna di disporre dell’unico vero tesoro che Cristo abbia mai avuto nella Sua vita terrena: Maria Sua Madre. 

Dalle mani di Giovanni in poi, di mano in mano, questa Madre ha attraversato tutta la storia e tutta la Chiesa. Ovunque c’è un discepolo, lì c’è anche la Madre, perché è volontà di Cristo che Sua Madre ci faccia da madre. E una madre sa esserlo soprattutto nell’ora della prova e nell’ora del buio. Si comprende allora come mai nella preghiera dell’Ave Maria noi fin da bambini ripetiamo:

“prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”.

È il nostro modo di ricordarci che tutto quello che viviamo qui è contenuto, per volontà di Gesù stesso, nell’abbraccio della Madre. La Chiesa stessa quando pensa a chi dovrebbe assomigliare non può fare a meno di pensare a questa donna. La sua capacità di accogliere, esserci, aver cura è ciò che la Chiesa dovrebbe sempre essere in ogni luogo e in ogni tempo. Ma la Chiesa non è qualcosa di astratto. La Chiesa siamo noi, ogni singolo battezzato. Abbiamo tutti la vocazione di vivere come Maria. 

Ella è il cristianesimo che ci viene chiesto di vivere. Ella la discepola per antonomasia. Maria è sempre tutta la relativa a Cristo. Il suo centro focale è Cristo. La sua vita ruota attorno a Lui. Ecco perché noi oggi la ricordiamo come “addolorata”. Il suo è il dolore di tutte le madri che vivono sempre la vulnerabilità di amare i propri figli. Ricorda che se sei in Croce, lì sotto c’è certamente Lei. 

Maria è ciò che Dio ha scelto per non lasciarti solo.

Maria è Colei che per una speciale empatia è solidale con tutto ciò che stai vivendo. Da sotto la Croce in poi la Sua maternità è estesa su ciascuno di noi fino alla fine del mondo.

Fonte: nellaparola.it


Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» .

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