In disparte



Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino

(Salmo 118)


Dio ti benedica !


https://youtu.be/yibO2BsQCwg

VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 14,13-21

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore.



COMMENTO DI DON LUIGI MARIA

“Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù”.

Gesù mescola il suo impegno fattivo con la gente assieme a una intensa vita di preghiera. Colpisce infatti nel Vangelo di oggi la chiara scelta di prendersi uno spazio riservato, da solo, dove pregare. E la sua preghiera non è frettolosa, non è doveristica, è invece una preghiera intensa e prolungata.

Guardando Lui ci verrebbe da dire che sarebbe bello per noi poter pregare così, ma soprattutto avere voglia di pregare. Infatti ciò che a volte a noi manca è la voglia della preghiera. Non dobbiamo però spaventarci se non ne abbiamo molta. Molto spesso è il nostro egoismo che resiste ad aprirsi a una relazione con Dio. La preghiera non è “una voglia”, ma una decisione che prendiamo nonostante delle volte non ne abbiamo nessuna voglia.

È il tempo che perdiamo nella relazione con Dio che ci guarisce un po’ alla volta da tutto quello che imprigiona la nostra vita. La preghiera è la decisione di accettare la fatica della preghiera, e solo così scoprirne anche la sua vera efficacia. E forse proprio per questo il vangelo di oggi prosegue il suo racconto mettendoci davanti una scena di fatica e di paura:

“La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura”.

Capita anche a noi di trovarci in momenti della vita in cui i nostri sforzi si scontrano con i venti contrari. Sono proprio questi momenti che spingono Gesù a venirci incontro. Ma non è facile riconoscere Gesù quando si è in difficoltà. Delle volte ci spaventa accorgerci che è Lui nascosto in quel buio.

Allora bisogna lasciarlo parlare:

“Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!»”.

Fonte: cercoiltuovolto.it


La nostra vita assomiglia molto alla pagina del Vangelo di oggi. 

Siamo tutti un po’ in balia delle onde e tante volte è buio, e anche se ci mettiamo tutte le nostre forze sembra che questo non basti. Allora proprio in quei momenti il Signore non ci lascia soli e ci viene incontro.

Sarebbe bello però dire che la Sua Presenza è già risolutiva per noi, ma in realtà siamo sempre molto spaventati dal modo con cui Egli ci aiuta perché forse in fondo non crediamo veramente che possa fare qualcosa.

Anche noi come i discepoli siamo spaventati dalla Grazia di Dio:

“I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura”.

Preferiamo dire sempre “è il caso” o “è una coincidenza”, ma quasi mai accettiamo che Dio esiste e ha cura di noi nel dettaglio. Quando ce ne accorgiamo siamo presi dalla paura e dall’incredulità.

Ecco allora che Pietro ci presta le parole:

«Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

Se tu ti fidi di Dio può camminare anche sulla tempesta che la vita ti sta riservando, ma se credi di più alla tempesta allora è sicuro che affondi.

La nostra vita dipende da ciò a cui vogliamo dare fiducia. 

Fonte: pagina ufficiale Facebook



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