Un servo non è più grande del suo padrone
08/05/2021
SABATO DELLA V SETTIMANA DI PASQUA
Madonna del Rosario di Pompei
La Vergine Maria apparve al Beato Bartolo Longo mentre si trovava nei campi e riferendogli di propagare il Rosario per la sua salvezza..
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Apparizione
Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
PAROLE DEL SANTO PADRE
La strada dei cristiani è la strada di Gesù. Se noi vogliamo essere seguaci di Gesù, non c’è un’altra strada: quella che Lui ha segnato.
E una delle conseguenze di questo è l’odio, è l’odio del mondo, e anche del principe di questo mondo. Il mondo amerebbe ciò che è suo. ‘Vi ho scelti io, dal mondo’: è stato Lui proprio che ci ha riscattato dal mondo, ci ha scelti: pura grazia!
Con la sua morte, con la sua resurrezione, ci ha riscattati dal potere del mondo, dal potere del diavolo, dal potere del principe di questo mondo. E l’origine dell’odio è questa: siamo salvati. E quel principe che non vuole, che non vuole che noi siamo stati salvati, odia. (Santa Marta, 4 maggio 2013)
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DON LUIGI MARIA EPICOCO
La vittoria della Resurrezione
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia”.
Una fede che strizza l’occhio al mondo fino ad andarci d’accordo è il campanello d’allarme che dice che nel nostro modo di vivere il Vangelo è entrata la mentalità mondana. Per sua natura la fede è un corpo estraneo per il mondo.
Infatti se la cultura contemporanea è tutta costruita sull’individualismo e sull’economia, in nessun modo il Vangelo può scendere a compromessi con una simile mentalità, e per questo automaticamente chi vive diversamente è guardato con sospetto o con disprezzo dalla maggioranza. Ma a nessuno piace sentirsi una voce fuori dal coro e così preferiamo adeguarci alla massa che testimoniare fino in fondo la diversità che ci ha insegnato Cristo.
Allo stesso tempo è sempre pericoloso chi gode eccessivamente di questa diversità fino al punto da diventare un fanatico della fede. Sovente è a causa di certi fanatismi che il Vangelo viene rifiutato e frainteso. In realtà dovremmo essere sempre molto umili, perché gli umili sono ostinati in ciò che considerano vero e non usano presunzione nel testimoniarlo.
Senza questa umiltà avremo solo due alternative: o essere vigliacchi o diventare fanatici. A noi come antidoto è data la memoria di Gesù stesso:
“Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato»”.
Dovremmo sempre avere il coraggio di leggere la nostra vita in filigrana con quella di Gesù. In fondo ci chiamiamo cristiani perché siamo chiamati ad essere “altri Cristi”, e per questo nella storia di Gesù troviamo la nostra strada che è strada che non devia dalla Croce, ma conosciamo anche il nostro destino che è la vittoria della Resurrezione.