
Con i loro beni
17 settembre 2021
VENERDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO

Lampada per miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino
(Salmo 118)
Dio ti benedica !
Stimmate di San Francesco d’Assisi

Accadde, nel 1224, due anni prima della sua morte, che gravi tensioni si erano accese nell’Ordine, così il Santo desiderò allontanarsi e si ritirò a La Verna, per vivere una quaresima in onore di San Michele.
Qui, Francesco era intento a meditare come fosse possibile potersi unire ancora più intimamente col Cristo..
Commemorazione
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,1-3
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Questo viaggio, di andare all’annuncio, rischiando la vita, perché io gioco la mia vita, la mia carne – questo viaggio – ha soltanto il biglietto di andata, non del ritorno.
Ritornare è apostasia. Annuncio di Gesù Cristo con la testimonianza.
Testimonianza vuol dire mettere in gioco la propria vita. Quello che io dico lo faccio. (Omelia da Santa Marta, 30 novembre 2018)
Fonte: vaticannews.va
COMMENTO DI DON LUIGI MARIA EPICOCO
Donne insostituibili
“C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni”.
Se l’importanza di qualcosa in un racconto, la si deve misurare dalla quantità di spazio che le si dà all’interno della narrazione, allora hanno ragione quelli che dicono che il Vangelo non parla troppo delle donne, o che in netta percentuale minore rispetto agli uomini. Ma se l’importanza è data dal posto strategico che una cosa ha all’interno di un racconto, dovremmo dire che agli incroci più decisivi non solo del Vangelo, ma di tutta la storia della salvezza, c’è sempre una donna decisiva.
C’è sempre un palco e un dietro le quinte, ma ciò che fa funzionare uno spettacolo è sempre il dietro le quinte. Il cristianesimo è fatto di un dietro le quinte straordinario che è abitato soprattutto da donne insostituibili. Non è una buona scusa per relegare in seconda fila il ruolo della donna, è invece un ottimo motivo per comprendere che a Dio non piace il palco ma il dietro le quinte. In paradiso ci accorgeremo che il posto più vicino alla Santissima Trinità è occupato da una donna: Maria, il dietro le quinte che ha permesso tutta la nostra salvezza. Perché Dio:
“ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
Ma Gesù ci ha abituati per tutta la sua vita a colpi di scena, a autentici “scandali” che hanno costretto i suoi contemporanei e anche i suoi discepoli a fermarsi e guardare con più attenzione le cose. Il rapporto che Egli intesse con le donne non è solo strumentale. La donna, nella mentalità del Vangelo, rappresenta uno dei margini dove il Figlio di Dio decide di andare. Gesù non lo fa per lotta politica o ideologica ma perché convinto che nei “margini” della storia o della società si incontra autenticamente Dio.
Escludere le donne è privarsi in un certo senso di un modo attraverso cui Dio si fa presente.
Fonte: nellaparola.it
